Nonostante i benefici dimostrati da innumerevoli studi per la salute del bimbo, l’allattamento al seno esclusivo, nel mondo, riguarda solo il 40% dei bimbi nei primi sei mesi di vita come raccomandato dagli esperti. Lo sottolineano Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e Unicef in occasione dell’inizio della settimana mondiale dedicata a questo tema, che si conclude il 7 agosto.
Secondo le cifre riportate in tutto il pianeta solo 23 Paesi, tra cui nessuno occidentale, hanno più del 60% dei neonati che soddisfano il requisito. A causare il gap rispetto agli obiettivi globali, che entro il 2025 vorrebbero che almeno il 50% della popolazione infantile venisse allattata per i primi sei mesi, è soprattutto la mancanza di investimenti nel settore, per coprire una serie di requisiti fondamentali per rendere più agevole la pratica per le mamme.
L’appello delle due organizzazioni è ad esempio rendere operativo il codice internazionale per il marketing dei prodotti sostitutivi, che imporrebbe fra le altre cose di limitare la pubblicità dei sostituti artificiali e di evitare la consegna di campioni gratuiti alle neomamme, oltre a una serie di raccomandazioni per gli operatori sanitari. Servirebbero inoltre più fondi per aumentare i congedi per le mamme, che in alcuni paesi, come gli Usa, non sono previsti, ma anche per fornire consulenze sull’allattamento subito dopo la nascita, il momento più critico, o per attrezzare gli ospedali in modo da renderli ‘baby friendly’, ad esempio permettendo al neonato di stare in stanza con la puerpera.
Un investimento di meno di 5 dollari per ogni nuovo nato permetterebbe di raggiungere l’obiettivo, salvando la vita di 520mila bambini sotto i 5 anni e facendo risparmiare 300 miliardi di dollari. “L’allattamento al seno da’ ai bambini il migliore inizio della vita possibile – sottolinea Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms. Il latte materno funziona come primo vaccino, proteggendo i neonati da infezioni potenzialmente letali, e da’ loro il nutrimento indispensabile per sopravvivere e prosperare”.
La situazione italiana, così come quella europea, non si discostano molto da questo quadro. Secondo i dati Istat per il 2013 su “Gravidanza, parto e allattamento al seno”, in media i bimbi italiani vengono allattati esclusivamente al seno per 4,1 mesi, mentre solo il 10% dei neonati, a sei mesi dalla nascita, riceve esclusivamente il latte materno.